Il sole, che filtrava dalle veneziane della grande vetrata d’ingresso, disegnava una griglia di luci ed ombre sul pavimento in piastrelle chiare, sui tavoli al centro della stanza, sulle sedute ai lati e sulle pagine del libro aperto che Albert stava pigramente leggendo. Gli enormi ventilatori, al massimo della potenza, riuscivano a malapena a smuovere l’aria calda e pesante all’interno del locale, in cui vapori e profumo di pulito esalavano dalle grandi lavatrici in movimento.